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NEWS
Aviaria, veterinari pronti per l'autunno (04/09/06)
"L'Italia è ben
attrezzata contro l'influenza aviaria e comunque
nessun allevamento è stato contagiato".
E' quanto
ha affermato il Ministro della Salute Livia
Turco nel corso di una conferenza stampa per
illustrare le nuove linee guida messe a punto
dall'Unità Centrale di Crisi per prevenire e
contrastare eventuali emergenze conseguenti al
possibile manifestarsi di focolai di influenza
aviaria nella prossima stagione autunno-invernale.
Nel consuntivo 2005/2006 sulle misure di
prevenzione e di contrasto adottate dal Ministero
della Salute si leggono dati confortanti, ma “ciò
non esonera i Servizi veterinari a mantenere il
livello di allerta elevato mediante
l’organizzazione di una capillare rete di
sorveglianza sanitaria, nonché intensificando la
vigilanza per lo più finalizzata alla verifica
della messa in atto delle misure di biosicurezza
negli insediamenti della filiera avicola”.
L'Unita' di crisi per l'influenza aviaria del
ministero della Salute e' pronta ad affrontare
l'arrivo dei primi flussi migratori attesi già dal
20 agosto. L’ultimo caso confermato in un uccello
selvatico (Svasso maggiore – Podiceps cristatus)
risale al 30 giugno 2006; l’animale è stato
trovato morto in una zona umida nella provincia di
Alava nei Paesi Baschi. Questo è il primo caso di
infezione da virus H5N1 rilevato dopo più di un
mese dall’ultimo caso in uccelli selvatici
nell'Unione Europea. Questo sottolinea la
necessità di proseguire la sorveglianza
epidemiologica.
L'Italia si trova in una posizione
intermedia tra zone infette: Africa e Asia
(Siberia). "A partire dal 20 agosto- ha spiegato
il Sottosegretario alla Salute Gian Paolo Patta
-potrebbero arrivare in Italia i primi flussi
di uccelli migratori da zone dove il virus è
presente".
"Si tratta - precisa il Capo
Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria la
Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Romano
Marabelli - di zone dalle quali sono bloccate
le importazioni di pollame".
Marabelli ha
spiegato, inoltre, che già da qualche giorno,
seguendo la direttiva europea sull'aviaria di
intensificazione delle rete, hanno preso servizio
60 veterinari, per lo più alle frontiere, e 50
operatori per gli uffici territoriali.
Al momento
sono 14 gli Stati membri finora coinvolti
dall’Influenza aviaria (Grecia, Italia, Slovenia,
Austria, Germania, Ungheria, Francia, Slovacchia,
Svezia, Polonia, Danimarca, Repubblica ceca, Gran
Bretagna e Spagna).
(fonte: @nmvi Oggi)

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