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Rabbia, Ordinanza prevenzione in Piemonte (11/06/2010)
La recente diffusione dell'infezione della rabbia in alcune aree del nord-est
dell'Italia ha spinto la Regione ad
adottare
misure straordinarie per la prevenzione e la profilassi della malattia in
Piemonte.
E' stata così emessa un'ordinanza che, come chiarisce Caterina
Ferrero, assessore alla Tutela della salute e Sanità, "non vuole creare
alcun allarmismo, ma proteggere la salute della popolazione animale e dell'uomo
mediante l'adozione di provvedimenti temporanei più severi".
Tre le principali misure previste. I detentori di cani, gatti e furetti che
intendono trasferirsi, anche temporaneamente, con i propri animali nelle aree a
rischio devono segnalarlo al veterinario di fiducia con almeno 30 giorni di
anticipo per l'esecuzione della vaccinazione antirabbica che deve essere
certificata. Gli animali vaccinati devono essere preventivamente identificati
con il microchip e, per quanto riguarda i cani, registrati nel sistema
informatizzato dell'anagrafe canina regionale. In secondo luogo, presso ogni
Comune e Asl saranno aperte per 90 giorni le iscrizioni straordinarie
all'anagrafe canina regionale dei cani non registrati. Infine, i cani
morsicatori devono essere segnalati al Servizio veterinario dell'Asl competente,
visitati e tenuti in osservazione per dieci giorni per verificare che non
manifestino i sintomi della malattia.
Tutti i cani ospitati in canili pubblici e privati, nei casi in cui non possa
essere escluso il rischio di introduzione della rabbia, devono essere sottoposti
a vaccinazione antirabbica preventiva. I titolari degli impianti, entro 30
giorni dalla data di pubblicazione dell'ordinanza, devono comunicare al Servizio
veterinario dell'Asl la decisione assunta e il protocollo vaccinale
eventualmente adottato in accordo con il medico veterinario responsabile
dell'assistenza zooiatrica.
L'elenco dei territori a rischio, attualmente costituito dal Friuli Venezia
Giulia e dalle province di Trento, Bolzano, Treviso, Belluno, Vicenza e Venezia,
è costantemente aggiornato dall'Osservatorio epidemiologico regionale per la
prevenzione veterinaria e
pubblicato on line.
"E' importante - sottolinea Ferrero - che i detentori di cani, gatti e
furetti conoscano i rischi della malattia e adottino comportamenti di
prevenzione responsabili. La vaccinazione è sicura, non ha conseguenze negative
sulla salute dell'animale ed è l'unico strumento per evitare il diffondersi
della rabbia anche nel nostro territorio".
Per tutte le informazioni necessarie e le segnalazioni pertinenti è possibile
rivolgersi agli
sportelli
degli animali d'affezione istituiti presso i Servizi veterinari di ciascuna
Asl.
Il
testo dell'Ordinanza è consultabile sul sito ordiniveterinaripiemonte.it
(fonte: @nmvi Oggi)

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