
PROTESI TOTALI DI ANCA MINI-INVASIVE
Dottor Sebastiano PARODI
La displasia di anca, le lussazioni croniche irriducibili, l’artrosi post traumatica e le fratture del collo
del femore sono tutte patologie che richiedono, preferibilmente, la sostituzione dell’ articolazione con una
protesi totale di anca.
Le prime protesi totali di anca utilizzate, in campo veterinario, venivano fissate con il cemento da ossa
sia sulla coppa acetabolare che sul perno femorale; la tendenza attuale è rivolta all’inserimento
chirugico di protesi che si fissino in modo alternativo, le cosiddette non cementate, per evitarne
quanto più possibile la mobilizzazione, dopo un certo periodo si uso.
Le protesi non cementate sfruttano l’ osteointegrazione del materiale protesico, biocompatibile,
da parte dell’organismo.
Le tradizionali protesi canine non cementate hanno inerenti problemi che sono: la potenziale
rottura della diafisi prossimale del femore durante l’ inserimento del perno e la difficilissima
possibilità di revisione del perno stesso, in caso di necessità, con il modello che utilizza le viti.
E’ per questo che è stato ideato questo nuovo sistema, con il perno femorale avvitato
direttamente sul collo del femore e la coppa acetabolare filettata, sul cavo acetabolare.
Lo scopo è quello di eliminare i problemi citati precedentemente e di utilizzare una chirurgia
meno invasiva, infatti non è più necessario fresare la diafisi femorale, perchè il perno femorale
viene inserito in un foro di pochi millimetri praticato nel collo del femore e diretto distalmente
ripetto al grande trocantere.
Studi dimamometrici da sforzo hanno dimostrato che il perno ha la stessa resistenza del collo
femorale in un cane normale.
Le superfici dell’ impianto destinate al contatto con l’ osso sono tutte ruvide, facilitando
sia la loro osteointegrazione che la loro fissazione.
Il profilo autifilettante sia del perno che della coppa permettono infine anche una solida
fissazione dell’ impianto.
Materiale TiAl6V4/Ti/ISO 5832-3.
Ricapitolando
- Minor resezione di tessuto osseo, preserva quanto più materiale biologico possibile
- Ancoraggio robusto all’osso
- Ridotti tempi di anestesia (analgesia peridurale)
- Dolore post operatorio limitato al massimo
- Guarigione ed osteointegrazione veloce
- Forze biomeccaniche articolari preservate
- Possibilità di revisione semplice in caso di necessità

Per ulteriori informazioni sulla tecnica chirurgica ed i costi pregasi contattare il dottor Sebastiano PARODI
sebastiano@parodiveterinario.it
www.studioveterinariosanrocco.it
Sistema ideato da Volker Hach DVM, Francoforte sul Meno (Germania)
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